Salute, benessere e conflitti, c’è un collegamento?

Per parlare di benessere e conflitti, partiamo da una domanda che ti viene fatta spesso, alla quale rispondi sommariamente: come stai?
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Per parlare di benessere e conflitti, partiamo da una domanda che ti viene fatta spesso, alla quale rispondi sommariamente: come stai?

Per parlare di benessere e conflitti parto da una domanda che ci facciamo spesso: come stai?
Quasi sempre rispondiamo “Tutto bene” per tagliare corto, per non dover approfondire. Oppure “Così, così” o un “Insomma” spiegando come qualche cosa non vada, pur senza febbre o dolori fisici.

Può capitare di non sentirci “bene” anche se, in apparenza, il nostro organismo non ha particolari problemi.

Stare bene non è solo biologia

Questo accade perché la salute non è semplice assenza di malattia, ma uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale che prendere in considerazione le relazioni, i conflitti, le reti sociali, l’autoaffermazione e tante altre sfaccettature della nostra vita. L’OMS ci ricorda come, per poter rispondere davvero “Sto bene”, serve andare oltre la biologia.

Vi ricordate l’isolamento e il distanziamento che abbiamo vissuto durante la pandemia?
È l’esempio lampante di come la pura e semplice prevenzione in ambito medico e il solo preoccuparsi del lato fisico delle persone, senza considerare la parte sociale e mentale, può non produrre vero benessere.

Il rapporto tra benessere e conflitti

Qualsiasi organismo vivente, se non sa affrontare gli ostacoli e le difficoltà, si ammala o addirittura può morire.

Ne sono profondamente convinto: la componente sociale, per “stare bene”, si rivela fondamentale. Visto che non possono esistere relazioni senza divergenze di opinioni, risulta allora un cardine del benessere la capacità di gestire i conflitti, le relazioni critiche e la contrarietà. Si tratta davvero di un elemento legato agli stati di salute.

Vi propongo quindi uno spostamento di baricentro dalla ricerca di un equilibrio assoluto, quasi uno stato di immobilità personale, a una dimensione sociale di relazioni dove la capacità di gestire i momenti critici diventi un’occasione di rafforzamento della propria salute.

La carenza conflittuale

La carenza conflittuale è l’incapacità di stare nella tensione relazionale, vivendola prevalentemente come una minaccia insopportabile.

Chi ha più difficoltà a stare nei conflitti in modo sostenibile presenta maggiori fattori di rischio legati a comportamenti patologici o all’insorgere di malattie. Lo abbiamo già dimostrato nel 2015, presentando i dati di un’importante ricerca che ha rilevato come in soggetti particolarmente critici, specie nell’area dell’età evolutiva, fosse presente una carenza conflittuale significativa. Per prendersi cura del proprio benessere bisogna prendersi cura della gestione dei conflitti.

Stare in salute è sempre più un processo di apprendimento. E uno degli apprendimenti fondamentali consiste nel saper gestire i conflitti, le relazioni conflittuali, le situazioni che impattano sulle nostre emozioni e sulle nostre percezioni: si può imparare.

Un convegno su benessere e conflitti

Da queste considerazioni, supportate dai 35 anni di lavoro empirico e di ricerche scientifiche, inizia il percorso per il nostro convegno. Non cercheremo l’ennesima verità sulla salute, ma proveremo a enfatizzare l’importanza individuale e sociale di relazioni che non rifiutano il dialogo e il confronto.

Un approccio che punta alla sintonizzazione interna ed esterna per stare meglio con noi stessi e con gli altri, abbandonando l’aggressività che sempre più invade le nostre vite, uno dei peggiori sintomi di carenza conflittuale. Sembra un paradosso, ma non lo è. Lo dimostreremo ancora una volta.

L’8 novembre, per affrontare la relazione tra benessere e conflitti, si alterneranno sul palco esperti del CPP e protagonisti della vita scientifica e culturale del nostro tempo per permettere a chi partecipa di attivare davvero un cambiamento nella propria vita. Per chi opera nel settore dell’educazione e della crescita delle nuove generazioni, il convegno saprà fornire indicazioni concrete di lavoro, di implementazione professionale. Ma il punto focale sarà la sfida con noi stessi per imparare ogni giorno a vivere il meglio possibile. Si può fare davvero, e lo si può fare a ogni età.

Daniele Novara
13 giugno 2025

Per parlare di benessere e conflitti, partiamo da una domanda che ti viene fatta spesso, alla quale rispondi sommariamente: come stai?

Per parlare di benessere e conflitti, partiamo da una domanda che ti viene fatta spesso, alla quale rispondi sommariamente: come stai?

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