Quanti anni ha tuo figlio o tua figlia?
Ora, rispondi sinceramente: quanti anni ha, per te?
Considerando l’approccio educativo dei genitori e il ruolo materno nell’adolescenza, molte madri continuano a comportarsi come se i figli adolescenti fossero ancora bambini. Anzi, in alcune occasioni, il termine stesso bambino/bambina riecheggia con grande naturalezza. Ma i dati e le difficoltà che stanno affrontando in Italia i ragazzi dimostrano che un approccio puramente materno verso gli adolescenti oltre che inutile, il più delle volte è pericoloso e dannoso.
Non è un’accusa, ma un dato di fatto. E noi possiamo aiutarti a cambiare rotta e a tornare ad agire in modo organizzato e con il giusto profilo educativo.
Ne beneficerai tu, tuo figlio, tua figlia e tutte le tue relazioni. Iniziamo?
Perché ti serve
Gli adolescenti non necessitano di un eccesso di accudimento o di controllo materno. Con noi riuscirai ad assumere il giusto profilo educativo.
Capirai l’importanza di un cambiamento sia nel gioco di squadra col padre sia nella tua specifica funzione educativa. Scoprirai l’importanza di una genitorialità condivisa, in cui madri e padri collaborano in equilibrio.
Ti accompagneremo nell’affrontare i cambiamenti che l’adolescenza porta nelle dinamiche familiari e rifletteremo su come favorire un presidio affettivo a sostegno dell’autonomia dei figli.
Un’occasione unica e straordinaria per liberarsi dalle modalità inerziali di intendere il rapporto con i figli usciti dall’età infantile proponendo un’impostazione materna che risulti efficace nel cambiamento.
Ti è mai capitato di
Sentirti l’unico genitore a prendere decisioni importanti per i figli?
A volte nella coppia educativa si crea uno squilibrio difficile da gestire. Nel nostro corso parleremo di come costruire una vera alleanza genitoriale, dove madri e padri collaborano con ruoli distinti ma armonici: un vero gioco di squadra.Non riconoscere più tuo figlio o tua figlia da quando è entrato in adolescenza?
L’adolescenza può spiazzare: cambia il linguaggio, il corpo, il modo di relazionarsi. Nel corso esploreremo le caratteristiche di questa fase e come affrontarla con strumenti educativi efficaci e maggiore consapevolezza.- Avere difficoltà a “lasciare andare” tuo figlio o tua figlia quando cerca la sua autonomia?
Nel corso affronteremo il tema dell’eccesso di cura e del suo impatto nella crescita. Impareremo a riconoscerla e trasformarla in un sostegno più sano e liberante. Sentirti costantemente in allerta per controllare tutto ciò che fa tuo figlio?
Il bisogno di controllo può diventare una gabbia, per te e per i tuoi figli. Nel corso scopriremo insieme come passare dal controllo al presidio: una presenza educativa stabile, affettuosa ma non oppressiva.
Le iscrizioni sono ora aperte.
È possibile rivedere i 3 moduli anche in differita, fino a 2 mesi dalla data di chiusura del corso.
Per informazioni: info@cppp.it oppure 0523498594
Verrà rilasciato un attestato di partecipazione pari a 6 ore.
Il corso è riconosciuto dal MIM. È possibile iscriversi utilizzando anche la Carta del Docente


Gli aspetti unici di questo corso
- Formazione condotta da esperti riconosciuti: Il corso è guidato direttamente da Daniele Novara, e Antonella Gorrino, figure di riferimento nel campo della pedagogia italiana, garanzia di qualità formativa e visione trasformativa della scuola.
- Esempi concreti: per stimolare l’apprendimento e per mostrarti come ciò che hai imparato può davvero modificare la tua vita quotidiana
- Interazioni continua con i partecipanti: attraverso strumenti di coinvolgimento
- Accessibile e coinvolgente: si svolge online, con contenuti pensati per essere chiari, pratici e subito applicabili nella vita quotidiana.
Focus specifico sul ruolo materno durante l’adolescenza: uno dei pochi corsi che affronta in modo diretto come cambia la funzione educativa della madre quando i figli crescono.
Chi sono Daniele Novara e Antonella Gorrino

Daniele Novara è un pedagogista, autore, counselor e formatore.
Ha fondato il CPP di cui è tuttora direttore. Ha elaborato dispositivi, tecniche, metodi e concetti innovativi nati dalla pratica quotidiana del lavoro pedagogico, dell’apprendimento e della gestione dei conflitti e che formano il Metodo Daniele Novara.
Ha introdotto in Italia il Parent Counseling, una pratica innovativa che risponde alle necessità contingenti e concrete dei genitori e che costituisce un aiuto competente per l’educazione dei figli.

Antonella Gorrino è una pedagogista e formatrice.
Esperta nei processi formativi sulla gestione dei conflitti, collabora con il CPP per progetti in ambito formativo ed educativo e per consulenza pedagogica rivolta ai genitori e ai ragazzi.
Ha lavorato come educatore coordinatore e pedagogista nei servizi sociali occupandosi di integrazione scolastica dei disabili, gestione di attività di aggregazione extra-scolastica, prevenzione del disagio sociale ed educazione alla genitorialità.
Esperta di tecnologie didattiche, ha condotto e pubblicato ricerche per l’utilizzo di laboratori virtuali per la formazione professionale.
Destinatari
Struttura e metodo
Il corso si svolgerà online e si articola su 3 moduli da 2 ore ciascuno.
Primo modulo – martedì 2 dicembre dalle 17.30 alle 19.30
- I caratteri dell’adolescenza
- i codici educativi
- l’evoluzione della figura del padre
Secondo modulo – martedì 9 dicembre dalle 17.30 alle 19.30
- La figura materna e la fine dell’accudimento
- La convergenza del paterno in adolescenza
- Il ruolo della madre in adolescenza non cercare il colpevole
Terzo modulo –lunedì 15 dicembre dalle 17.30 alle 19.30
- Dal controllo al presidio: come gestire efficacemente l’adolescente, tecniche e indicazioni pratiche.

Vuoi saperne di più?
Per qualsiasi dubbio o richiesta informazioni sul corso compila il modulo sottostante oppure scrivi alla mail info@cppp.it o chiamaci ai numeri 0523498594 – 3317495412.
Domande Frequenti
Il codice materno è il codice educativo che si esprime attraverso la cura, l’accudimento e la gratificazione dei bisogni del bambino o del ragazzo. Garantisce protezione, vicinanza e sostegno, creando quella base di sicurezza affettiva indispensabile per crescere. È ciò che fa sentire il figlio accolto e protetto, soprattutto nei primi anni di vita.
Nell’adolescenza, però, se il codice materno rimane troppo dominante, può diventare un ostacolo allo sviluppo dell’autonomia: per questo è importante che chi lo esercita faccia un passo indietro, senza scomparire, ma lasciando spazio anche al codice paterno — quello che introduce regole, limiti e incoraggiamento ad affrontare il mondo esterno.
Il codice materno, quindi, è essenziale ma non sufficiente da solo: deve integrarsi con il codice paterno per accompagnare davvero la crescita equilibrata dei figli.
Il codice materno riguarda soprattutto l’accoglienza, la cura, la protezione e il sostegno emotivo: offre al/la ragazzo/a uno spazio affettivo in cui sentirsi riconosciuto e legittimato nei propri vissuti. Il codice paterno, invece, si esprime più nel dare regole, confini, orientamento verso il mondo esterno e incoraggiamento a mettersi alla prova. Entrambi i codici sono fondamentali: quando trovano un equilibrio, aiutano l’adolescente a crescere con radici sicure (materno) e ali per affrontare le sfide della vita (paterno).
Vuoi che ti scriva anche un’altra FAQ sul tema della complementarità dei due codici, cioè cosa succede quando uno manca o è troppo predominante?
Quando un figlio entra nell’adolescenza, la mamma deve cambiare il proprio registro educativo.
Durante l’infanzia il codice materno è fondamentale ma nell’adolescenza questo stesso atteggiamento rischia di diventare un ostacolo allo sviluppo dell’autonomia.
La mamma non deve sostituirsi al figlio, né controllarlo costantemente, ma fare un passo indietro: restare presente senza invadere, accompagnare senza sostituirsi, sostenere senza soffocare. Significa lasciare spazio perché il ragazzo o la ragazza possano sperimentare, sbagliare e crescere, pur mantenendo un legame affettivo solido. Allo stesso tempo, è importante collaborare con l’altro genitore o con il contesto educativo, così che emerga anche il codice paterno, legato a regole, limiti e incoraggiamento a misurarsi con il mondo esterno.
L’adolescenza è un periodo di grandi trasformazioni, che differenzia nettamente questa fase dall’infanzia. Il corpo cambia, la mente si riorganizza, e il ragazzo o la ragazza sente il bisogno di affermare la propria identità e di confrontarsi con il mondo esterno. Non basta più il solo codice materno: serve anche il codice paterno, che introduce orientamento, regole e responsabilità.
Questa età è caratterizzata dalla spinta verso la libertà e l’autonomia, dalla necessità di esplorare e sperimentare, e dalla comparsa di conflitti nuovi che richiedono negoziazione e dialogo piuttosto che imposizione. L’adolescente cerca di uscire dal “nido” familiare, sia fisicamente che emotivamente, e per questo i genitori devono modulare il loro ruolo educativo, garantendo sicurezza ma anche spazio per crescere.
Daniela Stramacci –
Ottimo corso sia dal punto di vista teorico che pratico. Positiva l’interazione proposta, sia sotto forma di test che di laboratori e utilissimo l’intervento di vari relatori. Rimane ora tutto da far “decantare” e mettere in pratica in famiglia. Grazie!
Francesca Gamba –
Ottimo corso. Un’occasione per diventare maggiormente consapevole e quindi più efficace nell’azione educativa.
Ottima la possibilità di rivedere la registrazione.
Consigliato a tutte le mamme (e papà) che cercano una mappa per orientarsi nell’adolescenza dei figli.
Barbara Zampieri –
Personalmente ho imparato a gestire nella quotidianità e concretezza, le molte conoscenze che rimanevano solo tali. Questi incontri sono serviti a mettermi in discussione e a confronto con la giovane adulta e a lasciare il campo ad un ruolo più attivo al padre
Giustina Casagrande –
Il corso è stato molto utile. Tanti atteggiamenti di mia figlia, assolutamente incoerenti con la Lei di poco tempo prima, si spiegano nel contesto scientifico descritto e le strategie suggerite aiutano a rapportarsi meglio, scardinando un’interazione malata, che per me stava diventando un grosso problema educativo e comunicativo.
Daniela Roccu –
E’ stato un corso per me molto utile, grazie al quale aggiusterò il tiro nei confronti di mio figlio di 13 anni. Mi sentito ora meno “sbagliata”, ma soprattutto vedo lui sotto altra luce, meno accecante. Le basi scientifiche fornite, insieme a riflessioni di altra natura (contesto storico – metodi pratici suggeriti) aiutano a ridimensionare quel che personalmente ho avvertito a volte come “irrisolvibile”: la mia incapacità a capire come supportarlo, gestendo al meglio il senso di frustrazione misto al fastidio dato da tanta sgradevolezza dimostrata molto frequentemente.
Daniela Dau –
Questo corso è un’ottima risposta all’esigenza di continuo miglioramento personale come genitori e per guidare i figli nella loro crescita. Ben ritmato tra spiegazioni teoriche e pratiche.