L’immagine del padre nella nostra società è passata da figura autoritaria, distante e temuta a peluche. Un cambiamento epocale che ha lasciato molti uomini smarriti in un ruolo genitoriale confuso, a volte percepito come inutile. Ma è possibile oggi restituire dignità al ruolo del padre senza scivolare di nuovo nella rigidità del passato?
Presente, disponibile, ma spesso senza un chiaro ruolo educativo. Non perché manchi, ma perché il suo ruolo si è confuso, sovrapposto o perso nel tentativo di essere “come la madre”.
Nel percorso di crescita di un figlio o di una figlia, il padre non può essere un doppione, né una figura accessoria.
Serve a portare confini, autonomia e realtà. Ma per poterlo fare, ha bisogno di uno spazio riconosciuto: di una madre che ne sostenga la presenza e di una relazione genitoriale che non si trasformi in competizione o svalutazione reciproca.
Perché ti serve
Ti accompagneremo in un viaggio attraverso le fasi storiche, emotive e pedagogiche della paternità, fino ad arrivare alla proposta di un nuovo modello educativo. Non più padre-padrone, non più padre-amico, ma un padre educativo, saldo e autorevole senza essere autoritario. Un padre capace di fare squadra con la mamma nella crescita dei figli, capace di esercitare la propria funzione con metodo, coraggio e affetto.
Perché è dall’incontro tra le due funzioni, materna e paterna, che nasce l’equilibrio di cui i figli hanno bisogno.
Costruire la funzione paterna, quindi, non riguarda solo gli uomini: è un gioco di squadra che richiede differenze, collaborazione e rispetto dei ruoli.
Non si tratta di decidere chi ha ragione o chi fa di più, ma di capire come ciascun genitore contribuisce, in modo diverso e necessario, alla crescita dei propri figli.
Un equilibrio che restituisce ai figli sicurezza, confini e fiducia nella vita.
Introduzione di Daniele Novara
Ti è mai capitato di
Sentirti in disaccordo con il tuo partner su come gestire una regola o un limite?
Questo accade quando manca una grammatica condivisa delle funzioni educative. Nel corso impariamo a distinguere funzione materna e funzione paterna, e quale funzione serve in quella situazione. Quando la cornice è chiara, il conflitto tra genitori si riduce.Pensare che l’altro genitore “non interviene abbastanza” o “è troppo rigido”?
Quando non è chiaro che cosa spetta a chi, si giudica il partner al posto di cooperare. Nel corso lavoriamo su criteri condivisi per valutare gli interventi educativi: non “quanto intervieni”, ma in quale momento e con quale funzione. Questo permette di riconoscere il valore dell’altro genitore e di smettere di correggersi a vicenda.Voler dare il meglio come genitore, ma accorgerti che vi state sostituendo invece di sostenervi a vicenda?
Noi ti insegneremo a interrompere e modificare i comportamenti indesiderati che arrivano direttamente dal tuo copione educativo, restituendoti libertà e coerenza.Percepire che i tuoi figli sembrano mettere i genitori uno contro l’altro, come se testassero la vostra alleanza?
I figli non testano le persone: testano l’alleanza educativa. Se non la trovano, provano a crearne una a loro favore.
Nel corso impariamo strategie per rendere coerente e visibile l’alleanza di coppia: quando l’alleanza è riconoscibile, i figli smettono di ingaggiare gli adulti nella competizione e tornano a confrontarsi con la regola, non con la nostra divisione.
Le iscrizioni al corso “Papà, c’è bisogno di te! Il ruolo educativo del padre per crescere figli e figlie ” sono aperte, è possibile rivedere i moduli in differita.
Per informazioni: info@cppp.it oppure 0523498594
Il webinar si svolgerà in diretta con la possibilità di rivedere i singoli moduli in differita (fino a 2 mesi dalla data dell’ultimo modulo trasmesso in diretta).
Verrà rilasciato un attestato di partecipazione pari a 6 ore.
Il corso è riconosciuto dal MIM. È possibile iscriversi utilizzando anche la Carta del Docente.

Gli aspetti unici di questo corso
- Esempi concreti: per comprendere al meglio il ruolo del padre all’interno di situazioni rali
- Coinvolgimento attivo e diretto: dei partecipanti attraverso l’utilizzo del piccolo gruppo come luogo di esperienza e di apprendimento.
- Esperienza professionale e consolidata: basata su oltre 35 anni di ricerca e pratica.
- Corso con Daniele Novara: pedagogista massimo esperto italiano e internazionale rispetto all’educazione e ai ruoli all’interno della famiglia.
- Strumenti pratici per la vita quotidiana: applicabili immediatamente nei contesti familiari.
- Riconoscimenti ufficiali: il corso è riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, può essere utilizzata Carta del Docente e a fine corsovene rilasciato un attestato comprendente le ore di frequenza.

Chi è Daniele Novara

Daniele Novara è un pedagogista, autore, counselor e formatore.
Ha fondato il CPP di cui è tuttora direttore. Ha elaborato dispositivi, tecniche, metodi e concetti innovativi nati dalla pratica quotidiana del lavoro pedagogico, dell’apprendimento e della gestione dei conflitti e che formano il Metodo Daniele Novara.
Ha introdotto in Italia il Parent Counseling, una pratica innovativa che risponde alle necessità contingenti e concrete dei genitori e che costituisce un aiuto competente per l’educazione dei figli.
Antonella Gorrino è una pedagogista e formatrice.
Esperta nei processi formativi sulla gestione dei conflitti, collabora con il CPP per progetti in ambito formativo ed educativo e per consulenza pedagogica rivolta ai genitori e ai ragazzi.
Ha lavorato come educatore coordinatore e pedagogista nei servizi sociali occupandosi di integrazione scolastica dei disabili, gestione di attività di aggregazione extra-scolastica, prevenzione del disagio sociale ed educazione alla genitorialità.
Esperta di tecnologie didattiche, ha condotto e pubblicato ricerche per l’utilizzo di laboratori virtuali per la formazione professionale.
Destinatari
Il corso “Papà, c’è bisogno di te! Il ruolo educativo del padre per crescere figli e figlie” si rivolge non solo a madri e padri che vogliono costruire insieme una genitorialità equilibrata, ma anche a tutte le persone che vogliono comprendere meglio la funzione educativa del padre, anche in ottica relazionale, professionale o familiare.
Si tratta di un corso pensato per chi vuole riconoscere i ruoli educativi di madre e padre e la loro complementarità, uscire dalla competizione genitoriale e ritrovare un’alleanza educativa, dare significato alla presenza del padre come guida verso l’autonomia e comprendere come la figura materna e paterna possono collaborare senza annullare le differenze.
Struttura e metodo
Il corso si svolgerà in diretta online e si articola su 2 moduli da 2 ore ciascuno dalle 20.30 alle 22.30.
Primo modulo mercoledì 3 dicembre ore 20.30 – 22.30
Secondo modulo martedì 16 dicembre ore 20.30 – 22.30
Potrai rivedere i singoli moduli in differita per un periodo limitato di tempo.

Vuoi saperne di più?
Per qualsiasi dubbio o richiesta informazioni sul corso compila il modulo sottostante oppure scrivi alla mail info@cppp.it o chiamaci ai numeri 0523498594 – 3317495412.
Domande Frequenti
Perché in pochi decenni si è passati da un modello autoritario a uno eccessivamente amicale e fusionale, due estremi che non hanno permesso di definire al meglio il modella educativo situato alla giusta distanza. Il padre è rimasto presente ma senza funzione chiara, spesso tentando di “replicare la madre” invece che esercitare il proprio contributo specifico.
Il padre, assumendo la sua funziona e il suo ruolo, non deve pensare che sia necessario comandare o “fare il duro”. La funzione paterna deve portare confini, realtà e autonomia con metodo e stabilità: essere un riferimento saldo e affidabile, non un controllore. Autorevolezza non è durezza, è coerenza.
Perché i figli non hanno bisogno di due copie della stessa funzione, ma di due ruoli diversi e complementari. Quando la coppia è alleata e differenziata, i figli e le figlie ricevono sicurezza e riferimenti chiari; quando i ruoli si confondono, aumentano le problematiche, le prove di forza e l’incertezza emotiva.
Sì, è possibile intervenire sul proprio copione educativo. Il primo passo è individuarlo, chiedendosi se realmente ci rappresenta o è un’eredità inconscia.
Successivamente, è possibile entrare in dialogo con esso e decidere se gestirlo, trasformarlo o abbandonarlo.
Il cambiamento richiede un lavoro profondo, spesso difficile, ma consente la liberazione da ciò che non serve e l’apertura a modalità più autentiche di essere e relazionarsi.



Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.